Analisi e profilo della categoria di base – PULCINI
Per ottenere buoni risultati dal modello di formazione proposto in questo testo, è auspicabile, anche se non imprescindibile, che il
bambino che si appresta a giocare a calcio sia già in possesso di un bagaglio motorio ampio e di capacità di percezione, memoria e decisione ben sviluppate. Se le cose non stanno così, perché la preparazione scolastica motoria o gli stimoli di gioco della vita quotidiana sono insufficienti, la scuola calcio, rivolta ai bambini tra i 6 e gli 8 anni dovrebbe permettere sufficienti opportunità di sviluppo motorio per ottenere un livello accettabile, nelle capacità di base, considerando che:
- il bambino a questa età dispone di tanto tempo libero, spesso mal utilizzato, rispetto ai periodi successivi
- dimostra un grande interesse per le attività sportive, alimentato ulteriormente dalla grande presenza del calcio nelle trasmissioni televisive
- ha una particolare motivazione verso i giochi con la palla, che considera fra i preferiti, tanto più che la palla risponde sempre alla volontà del bambino che ci gioca
- i bambini di questa età, e così fino all’inizio della pubertà (circa 12 anni le femmine e 13 anni per i maschi), si trovano nella fase culminante della capacità di apprendimento motorio. Quindi conviene approfittare il più possibile di questo momento per far acquisire e perfezionare le abilità di base e le tecniche calcistiche, creando così una base psicomotoria solida, dove le buone capacità condizionali e coordinative rappresentano una condizione imprescindibile per permettere in futuro un elevato livello di gioco.
LE CATEGORIE DELL’ATTIVITÀ DI BASE
2. PULCINI
Profilo Psicologico:
se ha vissuto e superato la fase egocentrica dell’età precedente, si può relazionare sempre meglio con i compagni, all’interno di un attività ludica.
La motricità di base comincia a definirsi all’interno delle abilità tecniche grazie ad un acquisito controllo del proprio corpo. Attraverso il gioco impara ad avere comportamenti adeguati alle varie situazioni. Bisogna valorizzare l’iniziativa e la fantasia dei bambini favorendo la creatività e la possibilità di scegliere. L’istruttore deve proporre problemi e stimolare soluzioni.
Dribbling e tiro in porta, giochi di situazione e partitine che seguano una progressione didattica “graduale” dall’ 1c1 al 5c5 (primo anno); dall’1c1 al 7c7 (secondo anno) con palloni e spazi ridotti.
Fondamentale è l’entusiasmo di cui necessitano i bambini di questa età! Entusiasmo dato dall’istruttore e dalle esercitazioni.
Obiettivo:
muoversi con competenza tecnico tattica insieme ad altri coetanei per raggiungere obiettivi comuni divertendosi.
Fase sensibile delle capacità coordinative
Capacità di reagire a stimoli ottici: esercitazioni in cui gli allievi devono fare una scelta tecnica in seguito a stimoli ottici.
Capacità di ritmo: (non s’intende soltanto quello musicale, ma l’alternanza di tensione e distensione dei gruppi muscolari in ogni esercizio produce un certo ritmo che l’allievo finisce per sentire dopo aver ripetutamente eseguito); esercitazioni con sequenze di movimento che si ripetono e che cambiano e diventano sempre più complesse nel tempo; per es. palleggi con varie parti del corpo e combinazione fra di esse oppure guida della palla secondo un ritmo una velocità ed una sequenza prestabilita o infine le andature.
Capacità di fantasia motoria: stimolare la fantasia dei bambini attraverso esercitazioni da risolvere con varie soluzioni, soprattutto nei giochi di situazione il bambino sceglie la migliore soluzione per battere l’avversario e raggiungere l’obiettivo (tutto ciò in un regime semplificato, per dare la possibilità di trovare la soluzione con i tempi e i modi di un “bambino”).
Capacità di combinazione motoria: questa capacità permette di collegare tra loro diverse abilità e di realizzare un movimento unitario in cui è necessario coordinare, in contemporaneità o in corretta successione, i movimenti di singole parti del corpo e/o di singole azioni. Per esempio l’azione di rincorsa salto e colpo di testa/controllo/tiro oppure l’azione associata di braccia e gambe durante salti/corsa/guida/trasmissione/ricezione/tiro. Si può ottenere attraverso la ricerca di movimenti combinati, per esempio palleggiare un pallone tipo basket mentre si guida una palla con i piedi.
Fase sensibile delle capacità condizionali
Rapidità: per rapidità s’intende la velocità di azione e la frequenza di movimento. Nel momento in cui i bambini hanno appreso e consolidato determinati gesti tecnici è fondamentale che questi gesti vengano eseguiti in modo sempre più veloce rapido e intenso, per esempio la guida della palla potrà essere eseguita con inseguimento di un avversario o verificare il miglior tempo in una gara di velocità sullo slalom tra i birilli per poi progressivamente e gradualmente arrivare a dei veri e propri percorsi tecnici da eseguire nel più breve tempo possibile e che prevedano l’applicazione di tutti i gesti tecnici (guida, palleggio, trasmissione/ricezione, tiro; con piede abile, meno abile, con entrambi i piedi).
Fase sensibile delle componenti cognitive:
il bambino a questa età deve essere già stimolato per quanto riguarda il pensiero tattico (s’intende la strategia che, il bambino mette in atto per vincere l’avversario seguendo le regole del calcio), anche se non possiede le abilità tecniche e motorie; pertanto risulta molto importante che i bambini si affrontino in situazioni di 1cP (portiere), 2c1, 1c1, 3c2, 2c2 etc. Seguendo una progressione che vada dal globale semplificato (1cP, 2c1, 3c2 etc.) garantendo al bambino, che non è ancora in possesso di determinate capacità motorie e tecniche, maggiori possibilità di successo (riuscita del compito) favorendo così la crescita dell’autostima, dell’entusiasmo e della voglia di raggiungere obiettivi sempre più difficili ma comunque “ottenibili”. Per poi passare al globale complesso (1c1, 1c1+P, 2c2 etc.).
Quindi considerando gli aspetti psicologici, motori e cognitivi e tenendo sempre in considerazione gli obiettivi tecnico tattici da raggiungere (dall’1c1 al 7c7), è utile cercare nella maggior parte delle esercitazioni: la collaborazione fra compagni (offensiva: smarcamento, trasmissione/ricezione, finalizzazione; difensiva: marcatura, copertura, difesa della porta). Adattando, spazi (grandezza campo e porte), palloni, tempi di gioco e numero dei bambini per squadra, alle specifiche capacità tecniche, motorie e soprattutto alle caratteristiche auxologiche e di apprendimento.
Obiettivi:
fattore tecnico coordinativo: stabilizzazione schemi motori di base, formazione e sviluppo delle capacità coordinative, apprendimento tecnico, favorire controllo propriocettivo nella gestione comportamenti tecnici (ampliando il campo visivo togliendo gli occhi dalla palla, eseguendo gesti tecnici ad occhi chiuso), rendere stabile la tecnica in regime di rapidità, mantenere un adeguato controllo tecnico in situazione di gioco.
2. LA PREPARAZIONE MOTORIA: COSA BISOGNA ALLENARE?
BMI |
14 - 17 |
18 - 19 |
20 |
21 |
>21 |
Età cronologica |
3 - 11 |
12 - 13 |
14 - 15 |
16 - 17 |
>17 |
Tappe evolutive |
impubere |
pre-pubere |
pubertà iniziale |
pubertà avanzata |
età adulta |
Classe di maturazione |
A1 |
A2 |
A3 |
A4 |
A5 |
CATEGORIA |
ANNO DI NASCITA |
ANNI |
TEMPI DI GIOCO |
PARTITA |
Pulcini |
2012 - 2013 |
U10 – U9 |
3x15’ |
7:7 |
CLASSE |
OBIETTIVI |
A1 |
|
A2 |
|
CLASSE |
METODOLOGIE |
A1 |
|
A2 |
|
CATEGORIA |
FATTORE TECNICO - COORDINATIVO |
FATTORE FISICO - MOTORIO |
FATTORE TATTICO - COGNITIVO |
Pulcini |
50% |
10% |
40% (20 - 20) |
3. LE CAPACITÀ COORDINATIVE APPLICATE AL GIOCO DEL CALCIO
CAPACITÀ |
CALCIO |
Combinazione motoria |
conduzione della palla + passaggio, guida della palla + tiro, salto + colpo di testa, controllo + passaggio |
Differenziazione motoria |
finte, dosaggio della forza, ritmo di corsa |
Equilibrio |
giochi in acrobazia, colpo di testa, cambi direzionali, dribbling, contrasti, tuffi vari |
Organizzazione spazio - temporale |
posizionamento in campo, valutazione di traiettorie e velocità della palla, valutazione della velocità di spostamento dei compagni e degli avversari |
Reazione motoria |
reazione alle finte, tempi di attivazione della risposta motoria in rapporto alle situazioni di gioco |
Adattamento e trasformazione motoria |
1c1, cambio tattica di gioco, rimbalzi e deviazioni anomale della palla, variazione del programma motorio in relazione alle iniziative dei compagni e degli avversari |
Ritmizzazione |
adattamento ai tempi e ritmi di gioco, variazioni di ritmo dei movimenti in relazioni alle situazioni di gioco |
Fantasia motoria |
dribbling, finte, ricerca di nuove soluzioni |
Anticipazione motoria |
lettura del gioco, lettura della situazione, visione di gioco |
4. LE PROGRESSIONI DIDATTICHE
I principi sui quali basarsi per creare una corretta progettualità nell’allenamento sono:
- variabilità
- continuità
- progressività
- specificità
L’allenamento è come un’unità integrale in cui si ricreano le condizioni di gara affinché il SNC riconosca ed elabori i movimenti che poi dovrà tentare di rieseguire e controllare in gara.
Una ideale progressione dovrebbe seguire un andamento così strutturato:
- da semplice a complesso
- da senza attrezzi all’uso degli stessi
- da statico a dinamico
- da situazioni di equilibrio a quelle di instabilità
- da posizioni clinostatiche, in decubito, a quelle ortostatiche, in erezione
- da una focalizzazione sulla corretta esecuzione alla scelta di eseguire un maggior numero di ripetizioni a maggiore intensità
5. LA PROGRAMMAZIONE MOTORIA
5.2 PULCINI
CATEGORIA |
ANNO DI NASCITA |
ANNI |
CLASSE |
Pulcini |
2010 |
U10 |
A1 |
Pulcini |
2009 |
U11 |
A1 |
Tecnica motoria |
consolidamento e perfezionamento degli schemi motori e posturali, tecnica e didattica della corsa e del salto, propriocezione e prevenzione degli infortuni (FIFA 11+ Kids) |
Tecnica calcistica (di base) |
calciare, conduzione, ricezione, colpo di testa, contrasto, tecnica del portiere |
Tecnica calcistica (individuale) |
didattica dei principi della fase di possesso e di non possesso |
Capacità coordinative |
reazione, ritmo, fantasia, combinazione |
Capacità condizionali |
rapidità |
Metodologie |
ludica, deduttivo, induttivo, psicocinetica |
Esercizi |
circuiti, percorsi, staffette, partite (polivalenza, multilateralità) |
Nella presente figura, è rappresentata una possibile organizzazione del lavoro motorio che può essere riprodotto tramite percorsi e circuiti motori tenendo conto dello spazio e degli attrezzi a disposizione.
Nella parte di sx della figura, vi sono quattro percorsi motori con alcune stazioni:
- passaggio nella scaletta + slalom tra i coni + passaggio nella scaletta;
- passaggio in skip tra i cerchi;
- salti a piedi uniti tra 2 over paralleli + salti a piedi uniti laterali tra 2 over disposti in serie;
- strisciare e rotolare nei rispettivi materassi disposti in serie.
Nei percorsi è possibile aggiungere delle varianti come ad esempio la conduzione della palla dopo aver eseguito i gesti motori negli attrezzi.
Nella parte di dx della figura, vi è raffigurato un esempio di circuito con alcune stazioni:
- partendo dal vertice basso di dx si eseguono dei salti bipodalici sopra le meduse intervallati da piccoli slalom tra i coni gialli;
- a seguire si procede con degli slalom tra 4 aste verticali per poi passare alle scalette con degli skip in rapidità;
- si conclude il giro con alcuni balzi bipodalici o monopodalici tra i cerchi ravvicinati.
Sia i percorsi che il circuito possono essere svolti con delle semplici ripetizioni oppure a tempo cercando di bilanciare i tempi di esecuzione per favorire la giusta alternanza e l'apprendimento motorio.
“Insisto sull’importanza dei dettagli. Si deve perfezionare ogni aspetto di base di un affare (o di un gioco) se si pretende che questo funzioni bene.” Kroc, Fondatore di McDonald’s
Autore dell'articolo: Armando Ferotti
All. UEFA B e Prep. Atletico Professionista
Dott.re Magistrale in Management dello Sport
e delle Attività Motorie
BIBLIOGRAFIA
- Attività di base - Messina, S. Florit
- Guida tecnica per le scuole di calcio- Settore Giovanile e Scolastico
- Il calcio a misura dei ragazzi - Wein
- La didattica del giuoco calcio - Settore Tecnico di Coverciano
- L'allenamento fisico nel calcio - Ferretti e AA.VV.