Analisi e profilo della categoria di base – ESORDIENTI
CARATTERISTICHE GENERALI:
L’integrazione all'interno del gruppo migliora, i rapporti interpersonali si trasferiscono anche al di fuori dell'ambito calcistico.
Migliora la precisione delle abilità tecniche e la capacità di attenzione. Si possono proporre attività più analitiche, ce voglia di migliorarsi.
L’apprendimento tecnico può richiedere istruzioni il ruolo dell’istruttore comincia ad assumere caratteristiche direttive. L'aspetto ludico deve pur sempre essere molto presente.
Aumenta il tempo di allenamento. Acquisizioni di comportamenti tecnici adeguati alle situazioni gioco (tecnica applicata). Dal 7c7 in spazi ridotti, all’11c11 in campi regolamentari.
Palloni di grandezze diverse dal n. 3 al n. 4.
- Periodo fertile per apprendere;
- La coordinazione migliora;
- Maggiore capacità di lavoro con palloni aerei.
Possono pensare sequenze di azioni più complesse, quindi possono eseguire compiti complessi, possono contemporaneamente correre colpire e pensare allo stesso tempo.
Il gioco è la più alta espressione di sviluppo umano durante l'adolescenza, per questo possiamo aggiungere determinati obiettivi attraverso il gioco, la libera espressione, la prova e l’errore. Deve crescere in loro spontaneamente (attraverso esercitazioni divertenti e motivanti) il desiderio di giocare (motivazione intrinseca), di ricercare e provare nuove soluzioni per risolvere le situazioni di gioco “proposte" e la voglia di migliorarsi per vincere l'avversario.
Parole chiave per il Formatore / Educatore / Istruttore / Allenatore: gioco, divertimento, entusiasmo, passione, programmazione, cultura sportiva, professionalità.
Obiettivo: muoversi con competenza tecnico tattica insieme ad altri coetanei per raggiungere obiettivi comuni divertendosi.
Fase sensibile delle capacità coordinative:
Capacità di apprendimento motorio: consiste nell'assimilazione e acquisizione di movimenti, parti di movimenti, precedentemente non posseduti, che devono poi essere immediatamente stabilizzati. Le esercitazioni devono essere dapprima semplici e successivamente sempre più difficili. Più mi alleno, più è vario l'allenamento, più apprendo.
Deve essere assolutamente evitato ogni tipo di unilateralità. Soltanto lo sviluppo multilaterale: le capacità coordinative e condizionali permette di ottenere lo sviluppo fisico e motorio ottimale dei bambini, e di creare anche una base sicura per i successivi, futuri, risultati sortivi.
Capacità di differenziazione e controllo: s'intendono la capacità di raggiungere una sintonia molto precisa tra singole fasi di movimento e spostamenti dei segmenti del corpo, che esprimono in una grande precisione ed economia dei movimenti (dosaggio della forza nei perimetri spazio-tempo).
Capacità di equilibrio: s'intende la capacità di tenere tutto il corpo in stato di equilibrio, di mantenere tale stato o recuperarlo durante o dopo ampi spostamenti del corpo.
Capacità di ritmo: (non s’intende soltanto quello musicale, ma l’alternanza di tensione e distensione dei gruppi muscolari in ogni esercizio produce un certo ritmo che l’allievo finisce per sentire dopo aver ripetutamente eseguito); esercitazioni con sequenze di movimento che si ripetono e che cambiano e diventano sempre più complesse nel tempo; per es. palleggi con varie parti del corpo e combinazione fra di esse oppure guida della palla secondo un ritmo una velocità ed una sequenza prestabilita o infine le andature.
Capacità di fantasia motoria: stimolare la fantasia dei bambini attraverso esercitazioni da risolvere con varie soluzioni, soprattutto nei giochi di situazione il bambino sceglie la migliore soluzione per battere l’avversario e raggiungere l'obiettivo (tutto ciò in un regime semplificato, per dare la possibilità di trovare la soluzione con i tempi e i modi di un “bambino").
Fase sensibile delle capacità condizionali:
Resistenza: i bambini possono essere sottoposti ad esercitazioni lunghe, ma sempre con finalità tecniche, quindi circuiti che abbiano grande volume (unità di tempo), ridotta intensità via crescente) ma con la ricerca di un ottimo gesto tecnico.
Rapidità: per rapidità s'intende la velocità di azione e la frequenza di movimento. Nel momento in cui i bambini hanno appreso e consolidato determinati gesti tecnici è fondamentale che questi gesti vengano eseguiti in modo sempre più veloce rapido e intenso, esempio la guida della palla potrà essere eseguita con inseguimento di un avversario o verificare il miglior tempo in una gara di velocità sullo slalom tra i birilli per poi progressivamente e gradualmente arrivare a dei veri e propri percorsi tecnici da eseguire nel più breve tempo possibile e che prevedano l'applicazione di tutti i gesti tecnici (guida, palleggio, trasmissione/ricezione, tiro, con piede abile, meno abile, con entrambi i piedi).
Fase sensibile delle capacità cognitive:
Il bambino a questa età deve essere già stimolato per quanto riguarda il pensiero tattico(s'intende la strategia che, il bambino mette in atto per vincere l'avversario seguendo le regole del calcio), anche se non possiede le abilità tecniche e motorie; pertanto risulta molto importante che i bambini si affrontino in situazioni di 1cP (portiere), 2c1, 1c1, 3c2, 2c2 etc. seguendo una progressione che vada dal globale semplificato (1cP, 2c1, 3c2 etc.) garantendo al bambino, che non è ancora in possesso di determinate capacità motorie e tecniche, maggiori possibilità di successo (riuscita del compito) favorendo così la crescita e l’autostima, dell'entusiasmo e della voglia di raggiungere obiettivi sempre più difficili ma comunque "ottenibili". Per poi passare al globale complesso (1c1, 1c1+P, 2c2 etc.).
Quindi considerando gli aspetti psicologici, motori e cognitivi e tenendo sempre in considerazione gli obiettivi tecnico tattici da raggiungere (dal 7c7 all'11c1), è utile cercare nella maggior parte delle esercitazioni la collaborazione fra compagni (offensiva: marcamento, trasmissione/ricezione, finalizzazione; difensiva: marcatura, copertura, difesa della porta). I bambini di questa età comprendono bene i concetti di spazio e tempo, è quindi opportuno intervenire con esercitazioni e correzioni adeguate all’insegnamento delle nozioni di transizione, ampiezza, densità, profondità e penetrazione.
LA PREPARAZIONE MOTORIA: COSA BISOGNA ALLENARE?
BMI |
14 - 17 |
18 - 19 |
20 |
21 |
>21 |
Età cronologica |
3 - 11 |
12 - 13 |
14 - 15 |
16 - 17 |
>17 |
Tappe evolutive |
impubere |
pre-pubere |
pubertà iniziale |
pubertà avanzata |
età adulta |
Classe di maturazione |
A1 |
A2 |
A3 |
A4 |
A5 |
CATEGORIA |
ANNO DI NASCITA |
ANNI |
TEMPI DI GIOCO |
PARTITA |
Esordienti |
2010 - 2011 |
U12 – U11 |
3x20’ |
9:9 (7:7) |
CLASSE |
OBIETTIVI |
A1 |
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A2 |
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CLASSE |
METODOLOGIE |
A1 |
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A2 |
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CATEGORIA |
FATTORE TECNICO - COORDINATIVO |
FATTORE FISICO - MOTORIO |
FATTORE TATTICO - COGNITIVO |
Esordienti |
45% |
15% |
40% (25 - 15) |
LE CAPACITÀ COORDINATIVE APPLICATE AL GIOCO DEL CALCIO
I momenti biologici favorevoli per lo sviluppo di determinate capacità, definiti fasi sensibili, si riferiscono alla possibilità di intervenire con successo su varie capacità, nell’intervallo di tempo compreso tra i 7 e i 17 anni. Dopo quest’età, l’incremento sembra più lento e le risposte di adattamento agli stimoli non sono ottimali.
ETÀ |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
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CAPACITA' COORDINATIVE |
APPRENDIMENTO |
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DIFFERENZIAZIONE |
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REAZIONE |
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ORIENTAMENTO |
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RITMO |
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EQUILIBRIO |
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CAPACITA' FISICHE |
RESISTENZA |
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RAPIDITA' |
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CAPACITA' AFFETIVE E COGNITIVE |
QUALITA' AFFETTIVO - COGNITIVE |
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VOGLIA DI APPRENDERE |
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(Tabella di Martin in Hahn, 1986)
CAPACITÀ |
CALCIO |
Combinazione motoria |
conduzione della palla + passaggio, guida della palla + tiro, salto + colpo di testa, controllo + passaggio |
Differenziazione motoria |
finte, dosaggio della forza, ritmo di corsa |
Equilibrio |
giochi in acrobazia, colpo di testa, cambi direzionali, dribbling, contrasti, tuffi vari |
Organizzazione spazio - temporale |
posizionamento in campo, valutazione di traiettorie e velocità della palla, valutazione della velocità di spostamento dei compagni e degli avversari |
Reazione motoria |
reazione alle finte, tempi di attivazione della risposta motoria in rapporto alle situazioni di gioco |
Adattamento e trasformazione motoria |
1c1, cambio tattica di gioco, rimbalzi e deviazioni anomale della palla, variazione del programma motorio in relazione alle iniziative dei compagni e degli avversari |
Ritmizzazione |
adattamento ai tempi e ritmi di gioco, variazioni di ritmo dei movimenti in relazioni alle situazioni di gioco |
Fantasia motoria |
dribbling, finte, ricerca di nuove soluzioni |
Anticipazione motoria |
lettura del gioco, lettura della situazione, visione di gioco |
LE PROGRESSIONI DIDATTICHE
I principi sui quali basarsi per creare una corretta progettualità nell’allenamento sono:
- variabilità
- continuità
- progressività
- specificità
L’allenamento è come un’unità integrale in cui si ricreano le condizioni di gara affinché il SNC riconosca ed elabori i movimenti che poi dovrà tentare di rieseguire e controllare in gara.
Una ideale progressione dovrebbe seguire un andamento così strutturato:
- da semplice a complesso
- da senza attrezzi all’uso degli stessi
- da statico a dinamico
- da situazioni di equilibrio a quelle di instabilità
- da posizioni clinostatiche, in decubito, a quelle ortostatiche, in erezione
- da una focalizzazione sulla corretta esecuzione alla scelta di eseguire un maggior numero di ripetizioni a maggiore intensità
LA PROGRAMMAZIONE MOTORIA
CATEGORIA |
ANNO DI NASCITA |
ANNI |
CLASSE |
Esordienti |
2011 |
U11 |
A2 |
Esordienti |
2010 |
U12 |
A2 |
Tecnica motoria |
perfezionamento della tecnica della corsa e del salto, propriocezione e prevenzione degli infortuni (FIFA 11+ Kids) |
Tecnica calcistica |
di base: calciare, conduzione, ricezione, colpo di testa, contrasto, rimessa laterale, portiere) individuale: |
Capacità coordinative |
apprendimento, differenziazione, equilibrio, ritmo, fantasia |
Capacità condizionali |
resistenza (secco e con palla), forza, velocità e rapidità |
Metodologie |
deduttivo, induttivo, analitico, globale, psicocinetica |
Esercizi |
circuiti, percorsi, staffette, partite (polivalenza, multilateralità, polifunzionalità) |
CAPACITÀ FISICHE |
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RESISTENZA |
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FORZA |
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VELOCITÀ |
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ATTIVITÀ SETTIMANALI |
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ATTIVAZIONE |
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Coordinazione Propriocezione Agilità Rapidità |
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TECNICA |
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DEFATICANTE |
posture e tecniche di respirazione |
UN NUOVO PROTOCOLLO DI RISCALDAMENTO: FIFA 11+ KIDS
ESERCITAZIONI PRATICHE
Seguendo una scaletta per definita, si può scandire la seduta di allenamento per questa specifica categoria, in esercitazioni finalizzate alla:
- tecnica di base
- tecnica applicata ( = tattica individuale)
- tattica situazionale
- transizioni
- capacità condizionali e coordinative (quest’ultime vanno allenate subito dopo la fase di riscaldamento)
TECNICA DI BASE
1. Passaggio e controllo orientato in circuito: come mostrato nella figura es. n°1, l’esercitazione è finalizzata a due obiettivi ossia passaggio e controllo orientato. Due file contrapposte dovranno, in maniera alternata, passare il pallone e riceverlo con un controllo orientato e contemporaneamente, solo dopo aver passato il pallone, dovranno svolgere l’esercizio coordinativo nei rispettivi attrezzi: coordinatore di frequenza(es. skip basso), over e aste(es. salto e slalom), e cuscinetti propriocettivi(es. sostare per 5”). Ogni fila deve avere un pallone.
2. Passaggio e controllo orientato nel quadrato: molto simile al 1° esercizio, cambia la disposizione dei giocatori: un quadrato con due palloni (figura es. n°2). Stabilendo il verso, orario o antiorario, al via dell’allenatore, i giocatori dovranno passare la palla al compagno posto nel vertice(cono) opposto e subito dopo passare nell’attrezzo per il gesto coordinativo che sarà slalom jump nella scaletta, balzi monopodalici nei cerchi, salti frontali negli ostacoli bassi e slalom tra le aste verticali e capovolta nel materasso.
3. Colpo di testa e psicocinetica: altro esercizio molto importante e spesso trascurato è il colpo di testa. Seguendo la figura es. n°3, si dispongono tre file, ognuna delle quali dovrà prima svolgere l’esercizio coordinativo nella scaletta(es. skip laterale dx e sx, piede scaccia piede con un appoggio esterno) per poi colpire la palla, solo di testa, frontalmente, lateralmente o in tuffo nella porta segnalata dal mister o compagno. Per rendere l’esercitazione ancora più stimolante, si potrebbe inserire un comando acustico e/o verbale per indicare il punto dove deve essere indirizzata la palla(psicocinetica).
Si raccomanda per la corretta didattica e buona riuscita dell’esercitazione, la presa di contatto con il pallone attraverso la superficie frontale della testa in tutte le sue varianti.
N.B. Per non rendere noiose le proposte illustrate, si consiglia di alternare le file per ogni esercizio ogni 3’. Nel secondo esercizio basterà semplicemente invertire il verso di movimento dei giocatori.
CAPACITÀ CONDIZIONALI
4. Intermittente a staffetta (Resistenza): in base al numero dei giocatori che si dispone nella rosa, si organizzano 6, 7 o 8 file da 2 unità ciascuna. Al segnale dell’allenatore o preparatore, i capofila dovranno svolgere una conduzione della palla rettilinea fino al cono opposto alla partenza disposto a una distanza di circa 15 mt per poi ruotare il cinesino in senso orario/antiorario, effettuare un cambio di senso e ritornare con la palla al punto di partenza dove il compagno di fila, pronto a ricevere la palla, si appresterà a svolgere il medesimo esercizio. L’esecuzione del gesto tecnico-fisico da parte di ciascun atleta, consentirà all’altro di recuperare dallo sforzo.
Il numero delle ripetizioni per serie può essere compreso tra 4 e 6. Successivamente, dopo aver testato i tempi da parte del mister e/o preparatore, si possono inserire i tempi al fine di dare una pressione temporale: es. in 2’ con un impiego della singola esercitazione pari a 15” (non superiore a 20”) con altrettanti 15” di recupero; recupero tra le serie completo 1:1. (Figura es. n°4).
Variante n°1: conduzione nel primo tratto, e nel secondo a secco. Il compagno secondo della fila, viceversa farà il primo tratto a secco e il secondo con palla per favorire la giusta alternanza.
Variante n°2: rispettando gli obiettivi tecnici e fisici della proposta illustrata, si possono inserire le meduse oppure i cuscinetti propriocettivi al posto della prima fila dei cinesini, per mettere in condizione il giocatore che attende l’arrivo del compagno, di stazionare durante la fase di recupero, al di sopra di queste superfici instabili col duplice scopo di migliorare la coordinazione podalica e al contempo ripristinare il recupero dell’organismo dopo uno sforzo intenso.
5. Circuito polifunzionale (Forza generale e specifica): si organizzano 5 stazioni in cui ogni giocatore, con l’ausilio di alcuni compagni dovranno svolgere i seguenti esercizi:
S1 rapidità frontale e laterale nei corridoi realizzati con le 3 bacchette disposte a Y e passaggio a muro di interno piede destro e sinistro al volo o rasoterra;
S2 sprint e cambio di direzione per colpo di testa in anticipo colpendo la palla di testa su 4 sagome poste diagonalmente a 5 mt ciascuna;
S3 rapidità sui cerchi con sprint di 15 mt con passaggio rapido fra 2 sequenze di 6 cerchi posti in maniera sfalsata. Dopo ogni sequenza di cerchi si esegue un passaggio a muro di interno piede su palla radente;
S4 rapidità su scaletta, stacco sopra la corda e colpo di testa, rotolamento sotto la corda e stacco con l’altro piede, colpo di testa;
S5 salto frontale e laterale negli over, sprint di 5 mt per effettuare una ricezione da un primo compagno e passaggio a un secondo. Segue una navetta laterale sui 2 mt, ricezione da sinistra, appoggio a destra. (Figura es. n°5)
6. Percorsi motori e sprint training: si dispongono 4 file da 3 o 4 giocatori ciascuna; per ogni fila si dovranno svolgere 1 compito motorio e 1 tecnico:
F1 rapidità su scaletta(es. slalom jump), sprint di 10/15 mt e tiro di interno piede sinistro sulla porta piccola a distanza ravvicinata;
F2 passaggio su 4 over disposti parallelamente, con un appoggio in ogni spazio, sprint di 10/15 mt e tiro di interno piede destro sulla porta piccola a distanza ravvicinata;
F3 rapidità su scaletta(es. passo incrociato dietro/avanti), sprint di 10/15 mt e tiro di interno piede sinistro sulla porta piccola a distanza ravvicinata dopo passaggio del compagno
F4 slalom fra le aste, sprint di 10/15 mt e tiro di interno piede destro sulla porta piccola a distanza ravvicinata dopo passaggio del compagno.
Si eseguono 5 ripetizioni per fila per poi transitare in quella adiacente di destra, tranne l’ultima che scende nella prima, per favorire la giusta alternanza e il recupero interserie. (Figura es. n°6)
TECNICA APPLICATA (TATTICA INDIVIDUALE)
7. 1>1: tipica esercitazione di situazione funzionale all’apprendimento della capacità tattico-decisionale con obiettivi contrasto, presa di posizione, difesa della porta, guida della palla, finta e dribbling senza tralasciare il controllo e difesa della palla e le transizioni.
Entrambi i giocatori andranno incontro al mister che consegna il pallone, lo scopo dell’attaccante sarà quello di girarsi ed andare a meta mentre lo scopo del difensore sarà quello di rubare palla ed effettuare una transizione offensiva per fare meta dal lato opposto. (Figura es. n°7)
8. 4>2: in questa proposta pratica si finalizza il gioco allo smarcamento, intercettamento, transizioni, passaggio e controllo orientato.
Due giocatori dovranno effettuare 5 passaggi prima di poter passare(rasoterra) all’altra coppia libera. I giocatori difendenti dovranno, a turno, entrare ed effettuare pressione in modo da impedire che vengano effettuati i 5 passaggi mentre l’altro dovrà intercettare il passaggio verso l’altra coppia. Quando i difensori riusciranno a rubare il pallone(chi entra nel quadrato) o ad intercettarlo(chi sta fuori), dovranno velocemente consegnare il pallone alla coppia a riposo dell’altro lato, mentre chi l’ha perso dovrà effettuare subito una transizione difensiva cercando di rubare il pallone nella stessa modalità della coppia precedente. (Figura es. n°8)
TRANSIZIONI
9. 2>2: si predispone un rettangolo di dimensioni 15x20 mt con 2 porticine situate all’estremità del medesimo rettangolo. A metà campo, si organizza una fascia intermedia, 2x15 mt, dove andranno a stazionare 2 giocatori che dovranno intercettare la palla che si scambiano le due squadre poste in ciascuna metà campo. A discrezione dell’allenatore, si stabilirà il numero dei tocchi e dei passaggi prima di far transitare la palla attraverso la fascia intermedia: se i giocatori, posti all’interno della medesima, riusciranno a intercettare la palla, dovranno ribaltare l’azione da difensiva a offensiva(transizione positiva) cercando di segnare, in un duello 2>2, nella porta difesa dalla squadra che ha perso palla. Viceversa se la squadra che si è fatta intercettare palla(transizione negativa) riuscirà a riconquistarla e a fare meta nella zona intermedia, occuperà la zona di campo in cui ha stazionato nella fase iniziale del gioco. (Figura es. n°9)
TATTICA SITUAZIONALE
10. Tiro e cross: la fila centrale e quella di sinistra partono contemporaneamente; per via dello slalom tra i coni il giocatore esterno tirerà dopo, il giocatore centrale dopo aver effettuato il tiro andrà a chiudere il triangolo con il giocatore esterno di destra per mandarlo al cross e si andrà a posizionare al centro dell’area con l’obiettivo di fare gol. Questa esercitazione andrà effettuata anche dal lato opposto. (Figura es. n°10)
11. Tiro e cross con inserimento della mezz'ala di parte: lo sviluppo iniziale è uguale al primo solo che questa volta la palla inizialmente sarà in possesso della mezz’ala; la punta dopo aver tirato effettua gioco a muro e sarà la medesima a mandare al cross l’attaccante esterno. Per allenare la “seconda palla” il mister si posizionerà accanto alla porta e quando l’azione sarà conclusa passerà la palla alla mezz’ala per fargli effettuare un tiro dal limite dell’area. (Figura es. n°11)
12. Tiro e cross con tiro della mezz'ala di parte ed inserimento della mezz'ala opposta: l’azione si sviluppa esattamente come l’esercitazione precedente( n°11) inserendo in più la mezz’ala opposta che entrerà dentro l’area di rigore per raccogliere il cross partito da fondo campo. In questa variante sarà importante curare il tempo d’inserimento dentro l’area della mezz’ala opposta. (Figura es. n°12)
N.B. Tenendo conto del periodo e della qualità della squadra, le esercitazioni possono essere modificate inserendo anche i difensori all’interno dell’area di rigore.
“Il successo del domani è basato sulla preparazione di oggi.” Ossler
Autori dell'articolo: Armando Ferotti
All. UEFA B e Prep. Atletico Professionista
Dott.re Magistrale in Management dello Sport
e delle Attività Motorie
Mr. Giuseppe Cerro
Allenatore UEFA B e C
MATCH ANALYST
BIBLIOGRAFIA
- Guida tecnica per le scuole di calcio - Settore Giovanile e Scolastico
- Il calcio a misura dei ragazzi - Wein VOL.1 - 2
- La didattica del giuoco calcio - Settore Tecnico di Coverciano
- L'allenamento fisico nel calcio - Ferretti e AA.VV.
- La metodologia di allenamento - Battisti
- Rivista (mensile) Il Nuovo Calcio
- Rivista (trimestrale) Scienza & Sport
SITOFRAFIA
- https://www.fifamedicalnetwork.com/lessons/prevention-fifa11-kids/