Analisi e profilo delle categoria GIOVANISSIMI
INTRODUZIONE
Il passaggio dall’attività di base a quella agonistica possiamo definirlo come un processo di estremamente significativo nel percorso di ogni
giovane calciatore. Tra le tante novità annoveriamo, l’aumento del numero dei giocatori (da 9 a 11) sul terreno di gioco, crescono le dimensioni del campo di gioco, delle porte e del pallone, cresce anche il tempo di gioco (da 60’ si va a 70’, suddivisi in due frazioni anziché in tre), varia la gestione dei ragazzi che cominciano l’incontro in panchina (non vi sono più i cambi obbligatori anche se sono consigliabili). Differente è pure il modo di conteggiare il risultato della partita e i parametri della regola del fuorigioco; inoltre, si passa anche dall’arbitraggio del dirigente a quello dell’arbitro a tutti gli effetti. Insomma, sono tante le novità che l’allenatore e gli staff devono tenere in esame.
La presenza di tutti questi cambiamenti impone agli staff che operano nella categoria Under 13 di aiutare i ragazzi a questo momento di transito; lo stesso vale per l’allenatore e i suoi collaboratori dell’Under 14 che dovranno affrontare nel migliore dei modi, i problemi derivanti da queste variazioni. Tra i ragazzini, chi deve affrontare una situazione veramente diversa è il giovane portiere che si ritrova con porta e pallone più grandi rispetto al passato e quindi il primo consiglio sarà quello di far sperimentare con gradualità queste misure anche nella stagione dell’Under 13 (tra l’altro un maggior spazio porta da coprire, già di per sé diventa un importante stimolo allenante indipendentemente dal fatto che ci si debba preparare alla categoria successiva). U13 prima e U14 dopo, sono categorie fortemente caratterizzate dallo sviluppo staturale e ponderale (proceritas e turgor) dei ragazzi che si presenta in maniera differente in ciascuno di loro. Spesso l’età cronologica non coincide con quella biologica, con tutti i turbamenti psicologici che questo comporta. Se in U13 il gap fisico riesce a essere abbastanza gestito dai ragazzini, in U14 assistiamo talvolta a situazioni veramente di grande differenza fisica: questo causa anche dal punto di vista emozionale delle problematiche nelle quali i giovani calciatori vanno sostenuti e accompagnati.
I periodi di “proceritas” si presentano come periodi problematici, poiché l’innalzamento della statura dà luogo ad uno squilibrio tra l’altezza ed il peso del corpo. La struttura ossea, che diventa più lunga e più pesante, non viene adeguatamente supportata dall’apparato muscolare e cardiocircolatorio. Di conseguenza si presentano ipotonia muscolare e tono posturale scarso. Il cuore, non essendosi accresciuto di pari passo alla statura, non riesce a far fronte all’aumentato fabbisogno di ossigeno così come la maggiore struttura corporea richiederebbe.
Agli staff, agli adulti in generale va richiesta massima attenzione a questi aspetti, nonostante non sia un compito tra i più semplici poiché richiede una grande competenza e parecchia attenzione sotto tanti punti di vista. È importante non avere fretta, bensì calma e pazienza. Troppo spesso riempiamo di attenzione e di elogi, senza rendercene conto, ragazzi che sono più avanti degli altri nello sviluppo, per accorgerci in seguito che a maturazione ultimata probabilmente saranno altri a emergere e a essere più abili e/o efficaci nel gioco. Pertanto, sarà necessario dare massima considerazione a tutti i giovani del gruppo (cosa che dovrebbe essere fatta indipendentemente da questo ragionamento), provando a individuare la strada più adatta da far percorrere a ognuno.
Al centro del percorso dell’attività di base è necessario che vi siano un clima e un ambiente sereno al fine di sostenere e favorire lo sviluppo di coraggio, spirito di iniziativa, creatività, intraprendenza, con il divertimento sempre presente. Prima degli aspetti tecnico-tattici e fisici, assume fondamentale importanza aiutare e incoraggiare i ragazzini nel volere la palla, nel rischiare le giocate, anche le più difficili, nello “sfidare” gli avversari nell’1>1 (sia offensivo sia difensivo) e nel saper risolvere con intelligenza le situazioni di 2>1 e 2>2 che il gioco propone con grande frequenza. Per completare il lavoro dell’attività di base e favorire il passaggio all’agonistica, è necessario introdurre gli aspetti relazionali di gioco. Con un esempio pratico, il giocatore deve volere la palla, ma capire anche come e se il compagno sta scegliendo di passarla, altrimenti deve muoversi in funzione di cosa è meglio per lo sviluppo della manovra (mi allontano per isolare l’1>1 al compagno); vi è quindi una ricerca continua dei vantaggi individuali e collettivi per favorire un approccio fondamentale di conoscenza e comprensione del gioco. E l’abilità di scegliere diventa determinante.
GIOVANISSIMI
Alla categoria Giovanissimi possono prendere parte i calciatori che, anteriormente al 1° Gennaio dell'anno in cui ha inizio la stagione sportiva, abbiano compiuto anagraficamente il dodicesimo anno di età e che, nel medesimo periodo, non abbiano compiuto il quattordicesimo. Le gare si disputano su campi di misure regolamentari, undici contro undici, con pallone numero 5. La durata delle gare è di trentacinque minuti per tempo.
ETÀ |
N° GIOCATORI |
CAMPO |
PALLONE |
DURATA |
SOSTITUZIONI |
12 - 14 anni |
11>11 |
Regolamentare |
N.5 |
2 tempi da 35’ |
7 non obbligatorie |
Le attività della categoria Giovanissimi si articola come segue:
- Campionato Nazionale Under 15 Serie A e B
- Campionato Nazionale Under 15 Serie C
- Campionato Regionale Giovanissimi;
- Campionato Provinciale e Locate Giovanissimi.
Vi sono particolari aspetti che rendono questa categoria piuttosto delicata, vediamoli in dettaglio.
Innanzitutto abbiamo di fronte ragazzi in fase pre-puberale, con tutte le difficoltà che questo comporta. I ragazzi iniziano a essere abbastanza indipendenti e vivono una fase di contrasto con la figura dell'adulto. Inoltre, il loro corpo si modifica e ogni certezza viene meno a causa della necessità di riorganizzare gli schemi motori di base e le capacità coordinative.
BMI |
14 - 17 |
18 - 19 |
20 |
21 |
>21 |
Età cronologica |
3-11 |
12 - 13 |
14 - 15 |
16 - 17 |
>17 |
Tappe evolutive |
impubere |
pre - pubere |
pubertà iniziale |
pubertà avanzata |
età adulta |
Classe di maturazione |
A1 |
A2 |
A3 |
A4 |
A5 |
In questa categoria si passa ufficialmente da una attività prevalentemente formativa a una di tipo agonistico. In quest’ottica, variano alcune regole rispetto alla categoria precedente: negli Esordienti è infatti obbligatorio far entrare tutti i giocatori di riserva al termine del primo tempo, mentre nei Giovanissimi, pur caldeggiando un'ampia partecipazione di tutti i componenti della rosa, le sostituzioni non sono obbligatorie. I ragazzi possono vivere, in questa fase, elementi nuovi come l'esclusione: responsabilità fondamentale per il tecnico è far capire che attraverso l'impegno e il miglioramento individuale, il ragazzo inizialmente escluso può diminuire il gap che lo divide dai compagni, migliorare e ottenere un maggior utilizzo in gara. Se il tecnico riesce a trasmettere questo messaggio, l'esclusione potrebbe diventare un importantissimo mezzo di crescita personale e un incentivo per impegnarsi sempre al massimo in allenamento. Altra caratteristica fondamentale di questa categoria è la disomogeneità fisica tra i vari componenti del gruppo. In questo periodo è estremamente probabile che vi sia una notevole differenza tra età cronologica e biologica. È frequente ritrovare nello stesso gruppo calciatori della stessa età in corpi diametralmente opposti: bambini di un metro e mezzo di altezza senza muscolatura evidente e ancora in piena fase pre-puberale da un lato e ragazzi di un metro e ottantacinque centimetri di altezza, con muscolatura piuttosto marcata e quasi al termine della pubertà, dall'altro. Queste circostanze dovrebbero suggerire al tecnico di differenziare le proposte, perché diverse sono le esigenze dei due prototipi di giocatore descritti. Questa è una delle tante difficoltà della categoria.
Il giovane tra i 12 e 14 anni entra nella fase preadolescenziale, nel periodo denominato “proceritas secunda” in cui, dal punto di vista anatomo-fisiologico, si hanno notevoli modificazioni tra cui il notevole aumento staturale.
È questo il periodo di massima accelerazione staturale, si verifica un aumento del perimetro toracico, oltre a un notevole allungamento delle leve articolari. Per questi motivi i ragazzi appaiono non coordinati e disorientati a livello motorio e sembrano aver “disimparato'’ a padroneggiare il proprio corpo.
Risulta fondamentale, in questa fase dell'accrescimento, proporre esercitazioni coordinative che possano ricreare quell'armonia che appare momentaneamente persa. Dal punto di vista intellettivo e cognitivo, i ragazzi sono ormai in possesso di buone capacità di astrazione, ma è molto probabile che si distraggano facilmente. È quindi consigliabile ridurre le spiegazioni all'essenziale evitando lunghe spiegazioni prima, durante e dopo le esercitazioni o le gare. Dal punto di vista socio-affettivo e morale, si riscontra una apertura verso i compagni e il gruppo dei pari, mentre il rapporto con gli adulti, in particolare con i genitori, è spesso difficoltoso e problematico. I ragazzi possono anche apparire instabili, disattenti, scarsamente interessati e talvolta aggressivi Per questo l’atteggiamento delle figure adulte extra-familiari (allenatori, insegnanti) possono risultare di fondamentale importanza per il mantenimento di un adeguato equilibrio, un elevato interesse per la disciplina e un alto grado di motivazione, oltre che come sostegno nei momenti di crisi
Nella tabella sottostante, sono riepilogate le caratteristiche principali della categoria Giovanissimi.
ETÀ |
CARATTERISTICHE |
CARATTERISTICHE MOTORIE |
CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE |
CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE |
12 - 14 anni |
Proceritas II |
|
|
|
LA PREPARAZIONE FISICA: COSA BISOGNA ALLENARE?
CATEGORIA |
ANNO DI NASCITA |
ANNI |
TEMPI DI GIOCO |
PARTITA |
Giovanissimi |
2008 - 2009 |
U14 - U15 |
2 x 35’ |
11>11 |
CLASSE |
OBIETTIVI |
A2 |
|
CLASSE |
METODOLOGIE |
A2 |
|
CATEGORIA |
CAPACITÀ COORDINATIVE CONDIZIONALI |
TECNICA DI BASE |
TATTICA INDIVIDUALE |
TATTICA COLLETTIVA |
Giovanissimi |
10% |
30% |
40% |
10% |
LA PROGRAMMAZIONE FISICA NEI GIOVANISSIMI
ASPETTI PSICO - PEDAGOCICI |
Collaborazione |
|||
Competitività |
||||
Spirito di gruppo |
||||
ASPETTI FISICO - ATLETICI |
Resistenza |
|||
Forza |
||||
Velocità |
||||
TECNICA DI CORSA |
Frequenza |
|||
Ampiezza |
||||
Cambi di direzione |
||||
Cambi di verso |
||||
Accelerazioni |
||||
Frenate |
||||
TECNICA DI SALTO |
Stacco |
|||
Volo |
||||
Atterraggio |
||||
CAPACITÀ COORDINATIVE |
Equilibrio |
|||
Differenziazione |
||||
Reazione |
||||
Trasformazione |
||||
ASPETTI TECNICI |
Passaggi |
Rasoterra |
Appoggiato |
|
Passante |
||||
Filtrante |
||||
Parabola |
Cross |
|||
Lancio in profondità |
||||
Cambio di gioco |
||||
Ricezione finalizzata |
Con avversario vicino |
|||
Con avversario lontano |
||||
Colpo di testa |
Offensivo |
|||
Difensivo |
||||
In elevazione |
||||
Da terra |
||||
In tuffo/arretramento |
||||
ASPETTI TATTICI |
Difendere |
Copertura |
||
Pressione |
||||
Marcatura |
||||
Anticipo |
||||
Intercettamento |
||||
Attaccare |
Chi |
|||
Dove |
Profondità |
|||
Ampiezza |
||||
Appoggio |
||||
Sostegno |
||||
Come |
Corse in diagonali |
|||
Postura del corpo |
||||
Percezione |
||||
Quando |
“I giovani preferiscono essere guidati e stimolati anziché istruiti.” J.W. Goethe
Autore dell'articolo: Armando Ferotti
All. UEFA B e Prep. Atletico Professionista
Dott.re Magistrale in Management dello Sport
e delle Attività Motorie
Per chi volesse approfondire, si consiglia la lettura dei libri e siti citati qui sotto.
BIBLIOGRAFIA
- IL CALCIO A MISURA DEI RAGAZZI - Wein VOL.1 - 2 - Mediterranee
- LA DIDATTICA DEL GIUOCO CALCIO - Settore Tecnico di Coverciano – Edizioni Correre
- L'ALLENAMENTO FISICO NEL CALCIO - Ferretti e AA.VV. – Edizioni Correre
- L’ALLENATORE DI SETTORE GIOVANILE – Andrissi L. Bignami - Edizioni Correre
- GIOVANISSIMI E ALLIEVI - Battisti - Edizioni Correre
- DALL’ADB ALL’AGONISTICA – Simeoni - Il Nuovo Calcio Febbraio 2023 N.360
SITOGRAFIA