Proposte pratiche e funzionali per lo sviluppo della resistenza specifica attraverso esercitazioni fisiche, tecniche e tattiche
PREMESSA
Secondo il Professore Carlo Vittori, “l’allenamento è un processo pedagogico educativo continuo che si concretizza nell’organizzazione dell’esercizio fisico ripetuto in qualità, quantità e intensità tali da produrre carichi progressivamente crescenti che stimolano i processi fisiologici di supercompensazione dell’organismo e favoriscono l’aumento delle capacità fisiche, psichiche tecniche e tattiche dell’atleta, al fine di esaltarne e consolidarne il rendimento in gara.”
Partendo da questa bellissima ed esaustiva definizione, diventa importante focalizzare l’attenzione su un concetto che sta alla base di tutto l’enunciato: organizzare e pianificare l’allenamento che rappresenta un progetto razionale che si basa sull’esercizio fisico quale agente induttore di specifiche risposte adattive. Per provocare delle risposte adattive bisogna aumentare l’intensità non soltanto quella fisica, ma anche quella cognitiva per stimolare i giocatori e nel contempo richiedere dagli stessi, un’intensità organica elevata tipica delle competizioni d’élite.
Nel calcio, quale sport situazionale e di squadra, sarebbe bello immaginare di creare un connubio tra la parte fisica e quella tecnico – tattica, attraverso esercitazioni specifiche che mirano a soddisfare le esigenze che il gioco richiede tra cui:
- la capacità di resistere alla fatica in esercizi fisici prolungati;
- la capacità di ripetere nel tempo lavori ad alta intensità;
- la capacità di recuperare tra uno sprint e l’altro in un lasso di tempo molto breve;
- la capacità di effettuare in maniera ottimale rapidi cambi di senso e direzione (agilità);
- la capacità di ottimizzare i tempi di gioco;
- la capacità di coordinare i movimenti di gioco sia in fase difensiva che offensiva;
- la capacità di elaborare una situazione di gioco finalizzata ad uno specifico obiettivo;
- la capacità di transitare dalla fase difensiva a quella offensiva(transizione positiva);
- la capacità di reagire positivamente alla perdita della fase di possesso (transizione negativa).
In quest’ottica diventa quindi importante strutturare la seduta di allenamento attraverso proposte operative che mirano ad un duplice obiettivo:
- coinvolgere tutti i giocatori verso un elevato impegno sul piano fisico, tecnico, tattico e cognitivo;
- risolvere le problematiche di natura temporale (numero degli allenamenti settimanali) e di natura logistica (disponibilità del campo di allenamento) che incontra l’allenatore nella delicata fase di pianificazione dell’allenamento.
Al fine di raggiungere questi obiettivi, saranno presentate e schematizzate alcune esercitazioni in forma progressiva (tutte accompagnate dalle rispettive immagini), attraverso le quali è possibile allenare determinate qualità fisiche come:
- la potenza aerobica (quantità di lavoro aerobico effettuabile nell’unità di tempo);
- la resistenza specifica(capacità di sostenere ripetutamente lavori ad elevata intensità).
E nello stesso tempo alcuni dei più importanti elementi della tattica collettiva come:
- i movimenti di base della linea difensiva (esempio a 4);
- le manovre dei reparti di centrocampo e di attacco in situazioni di superiorità numerica
tutte inserite all’interno delle varie situazioni di gioco che dovranno svolgersi entro un tempo prestabilito (preferibilmente min 16” max 30”) dall’allenatore coadiuvato dal suo staff.
Le esercitazioni sotto elencate e descritte, prevedono una parte di lavoro a secco attraverso i lavori intermittenti col metodo a navetta e con i cambi di senso (o in alternativa con i cambi di direzione), e subito a seguire una parte di lavoro tecnico – tattico con l’utilizzo del pallone tramite il cross e il colpo di testa, cross e il tiro in porta, e infine simulazioni di gioco in regime di 4 contro 6 con le varianti 4>8 e 6>10.
Le proposte che verranno illustrate (Superschemi 2014 SICS), si possono inserire nella fase centrale della singola seduta di allenamento(solo dopo avere eseguito una fase di riscaldamento consona agli sforzi fisici che si è prossimi a sostenere), e soprattutto in quella parte del microciclo settimanale dedicato alla resistenza.
Proposta N°1 - Navetta, cross e tiro in porta
Obiettivi tecnici: conduzione della palla (tecnica di base).
Obiettivi tattici: tiro in porta (tattica individuale).
Obiettivi coordinativi: combinazione, differenziazione, equilibrio, organizzazione spazio temporale.
Obiettivi condizionali: resistenza specifica e potenza aerobica.
Svolgimento:
Si organizza uno spazio frontale alla porta, come mostrato in figura n°1: al segnale o fischio dell’allenatore, collaboratore o preparatore atletico, il giocatore esterno A posto sulla sinistra della metà campo, così come i giocatori posizionati sui cinesini bianchi, esegue una navetta sui 24 mt per tre volte con 2 cambi di senso a 180° per un totale di 72 metri in 15 secondi (ritmo 5” a tratto), per poi controllare il pallone posizionato sul cinesino rosso, eseguire una conduzione fino al fondo campo e crossare in area di rigore dove i compagni (attaccanti) dovranno colpire la palla di testa. Successivamente l'esercitazione si ripete con le stesse modalità con l'unica variante del cross che partirà dal versante destro (sempre e solo dopo la navetta).
Varianti: rispettando la scaletta dell’esercizio e soprattutto la parte fisica, il compagno (esterno offensivo destro o sinistro) che esegue la conduzione fino a fondo campo, può metterla al centro area dove i compagni cercheranno di calciare il pallone al volo oppure con la sponda che scarica al compagno designato dall’allenatore, per un tiro in porta sia da dentro che da fuori area.
In base al numero dei giocatori per rosa, si possono organizzare anche 2 esercitazioni nelle rispettive metà campo con le stesse modalità operative, oppure creare due gruppi contrapposti ossia attaccanti e difensori (3>3 oppure 4>4) – come mostrato nella parte destra della figura n°1 – per cercare di simulare una vera e propria azione di gioco con finalità cross e colpo di testa oppure cross, sponda e tiro in porta: in quest’ultimo caso il giocatore difensore più vicino al giocatore attaccante che dovrà crossare la palla, potrà agire solo sull’intercettamento nei pressi del vertice dell’area di rigore, cercando di intervenire solo sulla traiettoria della palla.
Proposta N°2 - Navetta e 4>6
Obiettivi tecnico – tattici:
- verifica dei movimenti difensivi:ottimizzazione dei meccanismi difensivi e del livello di apprendimento da parte dei giocatori (diagonali e triangoli difensivi);
- reazioni della difesa ad un attacco avversario: difendere su tagli, sovrapposizioni, uno-due, l’elastico difensivo, gli attacchi alla palla e le coperture, la difesa su cross o traversone laterale, la difesa su cambio di gioco;
- addestramento dei concetti di temporeggiamento e copertura;
- addestramento dei concetti di tempi e spazi di smarcamento e del passaggio:valido per i giocatori che nell'esercitazione sono in possesso-palla;
- reazioni dell'attacco ad una difesa avversaria: finalizzazione attraverso cross, traversone, passaggio filtrante e tiro in porta.
Obiettivi coordinativi: combinazione, differenziazione, organizzazione spazio temporale, ritmizzazione.
Obiettivi condizionali: resistenza specifica e potenza aerobica.
Svolgimento:
Sfruttando tutto il perimetro di gioco, si utilizzano 11 giocatori complessivi di cui 4 a difendere, 6 ad attaccare, e 1 portiere.
Nello spazio di 3/4 di campo, i due attaccanti partono dalla linea formata dai cinesini posizionati sulla trequarti, i centrocampisti su quella vicino alla linea mediana, e i difensori su quella prossima al limite dell’area di rigore; la linea dei difensori è formata dai due terzini e dai due centrali; la linea dei centrocampisti è costituita da due esterni e da due interni.
Al fischio del preparatore o dell’allenatore, tutti i giocatori devono percorrere 24 mt per tre volte a navetta per un totale di 72 metri in 15 secondi (ritmo 5” a tratto), con 2 cambi di senso a 180°: il senso di corsa sarà avanti-indietro – avanti per i difensori, mentre indietro-avanti-indietro per i centrocampisti e gli attaccanti con riferimento la porta da attaccare.
La navetta, oltre ad una valenza atletica, ha un valore tattico per tutti i reparti:
DIFENSORI
- corsa in avanzamento frontale = oltre alla contemporaneità nella partenza e nell’arrivo, si simula una salita su palla coperta;
- corsa in allontanamento frontale = simulazione di palla scoperta;
- corsa in avanzamento frontale = attacco alla palla.
ATTACCANTI E CENTROCAMPISTI
- corsa in allontanamento frontale = si simula una movimento in appoggio al giocatore in possesso di palla chiuso;
- corsa in avanzamento frontale = si simula una ripartenza;
- corsa in allontanamento frontale = movimento in appoggio e sviluppo del gioco.
L’esercitazione ha inizio dopo che i giocatori hanno effettuato la navetta come sopra descritto. Uno dei 4 centrocampisti di colore rosso, prende uno dei palloni posti nei settori A, B, C, D (o in alternativa sarà l’allenatore a servire gli stessi) per sviluppare una azione di attacco frontale con impostazione dal basso; quest’ultimo serve la palla ad una delle due punte centrali che si muove sul corto. Una variazione dell’esercitazione consiste nel prendere uno dei palloni posti nei settori E, F, G, H con avvio di gioco da parte dei due attaccanti.
Nello stesso tempo la difesa accorcia, col difensore più vicino che esce in pressione sull’attaccante rivolto con le spalle alla porta; in contemporanea i compagni di reparto salgono anch’essi, dando copertura al compagno uscito sull’attaccante.
L’attaccante, ricevuta palla, avrà 2 possibilità:
- scaricare nuovamente per il centrocampista;
- scaricare per il laterale.
Nel primo caso il centrocampista centrale ricevuta palla avrà al massimo 2 tocchi per verticalizzare o per giocare in ampiezza: le azioni di finalizzazione possono essere preordinate o lasciate libere ai giocatori. La sua giocata avrà l’obiettivo di cercare di cogliere impreparata la linea difensiva.
La seconda possibilità per la punta, è quella di scaricare per il centrocampista esterno, con quest’ultimo che, come nel primo caso, avrà al massimo 2 tocchi per poter verticalizzare sul taglio dei 2 attaccanti o appoggiarsi ad uno dei centrocampisti interni.
Le 2 azioni si svilupperanno quindi in un 4>6 in favore degli attaccanti. Quando l’azione termina, parata dal portiere, gol o respinta della difesa, il mister introduce un nuovo pallone in favore di uno dei componenti della squadra che attacca. La difesa può anticipare uscendo in pressione col difensore più vicino, mentre i compagni di reparto danno le reciproche coperture.
Obiettivo dell’attacco sarà quello di segnare nella porta difesa dal portiere, mentre al contrario la difesa dovrà recuperare palla in situazione di inferiorità numerica e in un secondo momento portare palla all’altezza della linea mediana.
Sarà fondamentale curare soprattutto la lettura della situazione dell’intero reparto difensivo sia nella fase di non possesso che in quella di possesso palla.
Varianti
Le modifiche che si possono introdurre nell’esercitazione, possono essere:
- 4>8 i quattro difensori che affrontano due attaccanti centrali, quattro centrocampisti e due terzini
2. 6>10 i quattro difensori supportati dai 2 centrocampisti centrali che si oppongono ai due attaccanti centrali, quattro centrocampisti e la linea difensiva composta da due centrali e due terzini.
"La mentalità vincente è frutto della determinazione di un gruppo, della sua capacità lavorativa e della conoscenza." Arrigo Sacchi
Autori dell'articolo: Armando Ferotti
All. UEFA B e Prep. Atletico Professionista
Dott.re Magistrale in Management dello Sport
e delle Attività Motorie
Mr. Giuseppe Stagno
Allenatore UEFA B
Allenatore di Calcio a 5